OGGI VI DICO CHE… IL BABBO

“Sono mio padre, seconda edizione, riveduta e ampliata.” (Valeriu Butulescu, poeta rumeno)

“Per quanto severo che sia un padre nel giudicare suo figlio, non sarà mai tanto severo come un figlio che giudica il padre.” (Enrique Jardiel Poncela, drammaturgo spagnolo)

“Qualis pater, talis filius.” (proverbio latino)

“Il padre che mente genera figli bugiardi.” (proverbio)

“Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci.” (Umberto Eco)

“Quand’ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli.” (Woody Allen)

ATTUALIZZANDO… NEL PAESE DEI BABBI PROTETTI

Nel Paese dei babbi protetti – vedi il caso di babbo Boschi e quello di babbo Renzi – la verità sarà annebbiata e non ci saranno conseguenze politiche. Scrivo con amarezza, vorrei sbagliarmi.
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BABBO BOSCHI, BABBO RENZI…

Purtroppo leggo i giornali, seguo i talk show e resto esterrefatto: le chiacchiere – salvo qualche preziosa eccezione – sommergono i nodi essenziali delle due vicende. Per mia modesta consolazione, li ribadisco. Maria Elena Boschi ha mentito al Parlamento, sì o no? Il babbo di Renzi quale ruolo ha avuto nella vicenda Consip? E quale, soprattutto, Matteo Renzi? A quale Renzi si deve credere, a quello intercettato e indecifrabile nella telefonata privata col babbo o al Renzi che straparlava e straparla pubblicamente?
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È UNA QUESTIONE DI CREDIBILITÀ

La mia convinzione – credo condivisa diffusamente – è che l’ex premier e la sua prediletta ci abbiano raccontato frottole. È un’opinione, però sostenuta da precedenti oggettivamente significativi. Sia Matteo sia Maria Elena avevano affermato che si sarebbero ritirati dalla scena politica, in caso di sconfitta nel referendum costituzionale e invece, disinvoltamente (o spudoratamente?) non lo hanno fatto. Eppure non era stata una semplice sconfitta, ma un’autentica, disastrosa disfatta: questa è la regina delle loro bugie. Matteo ha rinunciato alla guida formale del governo, ma imperversa come segretario del pd. Maria Elena è stata addirittura promossa, da ministra per le riforme a sottosegretaria alla presidenza del consiglio dei ministri, con facoltà di metter lingua su qualsiasi provvedimento del governo!

MATTEO E MARIA ELENA MI SAREBBERO SIMPATICI

Aggiungo: Renzi e Boschi mi sono, o sarebbero, perfino simpatici. Come cazzari. Al bar ci giocherei volentieri a biliardo, beninteso mettendo “i marinaretti in coperta”, come diceva un mio amico pokerista, che non si fidava degli avversari, in caso di loro sconfitta. Cioè, fuori dal gergo: con i soldi sul tavolo (imprudente fidarsi). E forse mi divertirei, ascoltando proclami e sciocchezze. Il problema è che la Boschi e Renzi non sono due cazzari qualsiasi incontrati in un bar, ma protagonisti della nostra decadente politica. E menzogne e cazzate in politica non dovrebbero essere tollerate (in un Paese serio).

BERSANI E CREMA PASTICCIERA

Vi spiego perché li metto insieme! Ieri sono stato a pranzo in un bel ristorante, Casa Bleve, in via del Teatro Valle. Con due sorprese piacevoli. In un altro tavolo c’era Pier Luigi Bersani: ho potuto salutarlo e dirgli a tu per tu ciò che penso. È un uomo per bene e, proprio perché per bene, ha avuto dalla politica molto meno di quanto alla politica abbia dato. Poi, nel menù per il dessert era prevista una crema pasticciera, preparata dalla regina del locale, “la zia Pina“. L’ho provata, benché diabetico. Eccellente! Come quella che una “mia” zia, Franca, purtroppo scomparsa di recente, mi preparava ogni volta che tornavo a Cosenza. Penso proprio che frequenterò spesso “Casa Bleve”…

cesare@lamescolanza.com

18/05/2017