UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… MAZZONCINI RESTI (E RESTERÀ)

Oggi, forse, si mette in moto la catena delle nomine nelle aziende pubbliche. E tutti dicono che il valzer comincerà da Cassa Depositi e Prestiti. E secondo indiscrezioni nel ballo potrebbe essere coinvolto anche l’amministratore delegato di Ferrovie, Renato Mazzoncini, che è stato rieletto da poco e dunque non è affatto in scadenza.
La sua sostituzione sarebbe però un grave errore da parte del nuovo governo. Perché Mazzoncini ha lavorato bene. Anche se è stato nominato da precedenti forze politiche, è un manager prestigioso, per la competenza. Non a caso ha avuto la rielezione alla presidenza dell’Union Internationale des Chemins de fer (UIC), ovvero, nientedimeno, l’Associazione mondiale che raccoglie tutti gli operatori del settore ferroviario… Perciò diciamo che Mazzoncini resterà, secondo le ultime voci, al suo posto. E comunque l’auspicio di chi valuta il merito dei manager, anziché gli intrighi politici che portano a nomine arbitrarie e poco valide, è pressoché unanime: che resti.

OGGI VI DICO CHE… L’UMANITÀ

“Umana cosa è aver compassione degli afflitti.” (Giovanni Boccaccio)

“Bisogna conservare e tenere vivo questo principio di umanità, se noi vogliamo avere il diritto di esser chiamati uomini. E in che cosa consiste questo mantenere il senso di umanità, se non nell’amare il nostro simile, perché ogni uomo è perfettamente quello che siamo noi?”
(Lucio Lattanzio, retore latino)

“La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita dell’umanità intera.”
(Fëdor Dostoevskij)

“Uomini, siate umani, è il vostro primo dovere; siate umani verso tutte le condizioni, verso tutte le età, verso tutto ciò che non è estraneo all’uomo. Quale saggezza può mai esistere fuori dell’umanità?”
(J.J Rousseau)

ATTUALIZZANDO… DELL’UTRI AI DOMICILIARI

Spero che la drammatica vicenda di Marcello Dell’Utri possa indurre in futuro la giustizia a considerare il valore di una maggior umanità. Dell’Utri per me è la vittima di un caso incredibile. E finalmente gli sono consentiti almeno gli arresti domiciliari (concessi a volte perfino a criminali, autori di atroci delitti).

 

MARCELLO IN GRAVI CONDIZIONI

Marcello Dell’Utri ha 77 anni, contribuì in modo determinante al successo di Silvio Berlusconi (sarà questa la sua fondamentale colpa? molti lo pensano), prima organizzandogli la rete pubblicitaria, poi Forza Italia. Oggi è malato gravemente di cuore, è diabetico, si batte contro un tumore alla prostata.

 

QUELLE CONDANNE MOLTO DISCUSSE

Il Tribunale gli ha concesso di scontare a casa il resto di pesanti condanne. E per quali motivi è stato condannato? In un processo, risulta colpevole di concorso esterno con la mafia (un reato che neanche esisteva nei codici penali, considerato inammissibile dovunque). In un altro, per l’accusa di aver collaborato a trattative tra esponenti dello Stato e la mafia. Mi dicono che non esiste alcun riscontro e comunque l’imputazione mi sembra intellettualmente discutibile, ne parlerò un’altra volta.

UN LIBRO DI ALEXANDER BUSH OTTONE

Non entro però nel merito delle carte giudiziarie, non ne ho la possibilità né la competenza. Mi interessano qui gli aspetti umani. C’è però chi ha studiato i documenti: il giovane Alexander Bush Ottone, nipote dell’ex direttore del Corriere della Sera. È autore di un libro, “Romanzo criminale contro Marcello Dell’Utri, più perseguitato di Enzo Tortora”. Consiglio la lettura a coloro che considerano colpevole Marcello, a prescindere. E spero che in futuro ci sia maggior clemenza verso i molti detenuti tenuti, come lui, in condizioni disumane in carcere.

 

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