UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… I COMUNICATORI DI DESCALZI

Claudio Descalzi, leader dell’Eni, è investito da continue polemiche sui giornali. E molti pensano che, nel giro delle imminenti nomine pubbliche, sarà quasi inevitabilmente sostituito. Non ho informazioni dirette e detesto la girandola di voci senza fondamento: non partecipo al tourbillon, scrivo ciò che penso e/o quel poco che so. In questo caso, una piccola opinione ce l’ho. Descalzi un errore visibile lo ha commesso: non si è messo accanto un big della comunicazione, indispensabile nella chiassosa società di oggi, dove basta un sospiro e qualsiasi veleno viene attribuito a chiunque, e poi diffuso, anche senza prove, spesso senza verifiche né controlli. Vedo così che Descalzi quasi ogni giorno è descritto come un poveretto sull’orlo di un burrone, ma passano le settimane e nulla succede, né a livello giudiziario né a livello politico. E allora? Chi lo tutela? Bettino Craxi diceva che dietro le campagne scandalistiche c’è sempre la manina, o la manona, di qualcuno, direttamente interessato. Si fa peccato a pensare, in questo caso, che le impronte siano delle dita di coloro (un esercito…) che vorrebbero prendere il posto di Descalzi, all’Eni?

OGGI VI DICO CHE… TESTA O CROCE

“Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai.”
(Indro Montanelli)

“Certo, certissimo. Anzi, probabile” (Ennio Flaiano)

“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.”
(Lucio Anneo Seneca)

“A nessuno la fortuna pare tanto cieca come a coloro che non ne sono beneficati.”
(Francois de La Rochefoucauld)

“Le calamità sono di due specie: la disgrazia che capita a noi, e la fortuna che capita agli altri.” (Ambrose Bierce)

ATTUALIZZANDO… IL DESTINO DI SALVINI

Il futuro politico di Matteo Salvini al momento mi sembra indecifrabile. Se volessi scherzare, direi che mi ricorda una monetina che vola in aria: testa o croce? Ma non scherzo: la monetina può influire non solo sul destino del leader leghista, ma sulle sorti di noi tutti.

 

 

UN AMICO CHE NON AVEVA CAPITO…

Perciò vorrei dire la mia, schiettamente come sempre, dal momento che Salvini é l’uomo del giorno. Non lo conosco, ma mi piace. E vi racconto un divertente episodio: qualche mese fa ero a cena con un collega famoso, un “amico”, tra virgolette, ma ben presto tra di noi scoppiò un dissidio. Sostenevo Matteo e ne prevedevo il successo. Il mio amico invece arrivò perfino a insultarmi, insistendo su due convinzioni, che poi si sono rivelate sciocchezze colossali (capita a tutti e spesso anche a noi giornalisti).

 

QUEI DUE ERRORI DELL’OPINIONISTA

La prima: mai sarebbe stato possibile un accordo tra Lega e 5Stelle. E si é visto com’è finita. La seconda: il mio amico giudicava una vera idiozia togliere la parola “Nord” dalla sigla della Lega. Sapete anche in questo caso com’è andata, ma non me ne faccio vanto: togliere quel “Nord” era chiaramente una genialata politica.

 

 

LEGA SENZA IL TIMBRO DEL NORD, GENIALE!

Il “Nord” fu la fortuna politica, ma anche il limite di Umberto Bossi. Le cose cambiano e Salvini ha capito che le sue idee sono valide dovunque e convincenti: da Bolzano a Palermo. E sta raccogliendo dovunque i frutti della sua intuizione.

 

 

SALVINI MI RICORDA FANFANI E CRAXI

Mi piace la grinta di Salvini (mi ricorda Amintore Fanfani e Bettino Craxi): in un mese è riuscito a scompaginare le ipocrisie europee. E sta imponendo i diritti dell’Italia nel dramma delle migrazioni.

 

 

 

PERÒ RISCHIA L’ISOLAMENTO

Mi preoccupa però che Salvini sia in lite con mezzo mondo (dai magistrati a Emmanuel Macron ai mass media, ogni giorno un nuovo nemico). Molti, troppi non vedono l’ora – per motivi diversi – di abbatterlo. E in politica l’isolamento è affascinante, ma rischioso. Me lo diceva sempre un caro e vecchio ministro di una volta, Giacomo Mancini. Salvini è spinto da un apprezzabile coraggio, è passato dal 4 al 30 per cento dei voti, secondo i sondaggi. È in luna di miele con milioni di italiani. Gli auguro di avere dalla sua parte anche un po’ di indispensabile fortuna. Perché si sta giocando tutto. E la monetina vola, vola…

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